Lacrima e Tartufo

Locandina Lacrima e Tartufo – Edizione 2020

SENSAZIONI, PROFUMI E SAPORI D’AUTUNNO ASPETTANDO IL VINO NUOVO

Scoprire il felice incontro fra le due Eccellenze enogastronomiche marchigiane e gustare raffinati piatti o stuzzichini realizzati con vino Lacrima di Morro d’Alba e Tartufo di Acqualagna.

«La Festa intende celebrare le due “delizie” affiancate: un vino, “giovane” protagonista dei dottori della mensa laureato DOC nel 1985, ed un veterano di lungo corso, uno dei più appetiti e ricercati divi dei palcoscenici apparecchiati nella millenaria storia della civiltà gastronomica.»

LACRIMA DI MORRO D’ALBA DOC

Lacrima di Morro d’Alba

Sono presenti, negli stand espositivi, le cantine produttrici di Morro d’Alba:

BADIALI & CANDELARESI

FRATELLI BADIALI

MARIO LUCCHETTI

STEFANO MANCINELLI

MAROTTI CAMPI

ROMAGNOLI

VICARI NAZZARENO E VICO

STEFANO BOLOGNINI

TENUTA DI FRA’

CANTINA CANDELARESI

Durante le giornate della Festa, saranno disponibili i calici (con sacca) che consentiranno di fare le degustazioni gratuite presso tutte le Cantine presenti negli stand.

TARTUFO DI ACQUALAGNA FRESCO O CONSERVATO

Tartufo di Acqualagna

Il Tartufo è un fungo ipogeo, del sottosuolo, e cresce in simbiosi con le radici di alberi quali querce, lecci, noci, tigli e castagni. Ogni tipo di pianta conferisce al tartufo una caratteristica diversa; come le querce che hanno nelle loro vicinanze i tartufi migliori.\r\n

È un frutto della terra conosciuto dai tempi più antichi. Si hanno testimonianze della sua presenza nella dieta del popolo dei sumeri ed al tempo del patriarca Giacobbe intorno al 1700-1600 a.C.

Le varietà si distinguono per proprietà organolettiche, forma, dimensioni, periodo di raccolta e zona di origine. Le caratteristiche di colorazione, sapore e profumo dei tartufi sono determinate dal tipo di alberi presso i quali essi si sviluppano. La forma, invece dipende dal tipo di terreno. Il suo valore commerciale dipende dalle proprietà organolettiche e dalla difficoltà di reperimento.\r\n

In cucina, gli usi delle varie specie sono svariati: tutti, comunque, tendono a sfruttarne il piacevolissimo e inconfondibile sapore per aromatizzare cibi e preparati. Il principale è, senza dubbio, l”utilizzo diretto in primi piatti, antipasti e carni (il tartufo nero è preferibile cotto e in quantità anche consistenti, quello bianco, invece, solitamente viene grattato crudo e in quantità minime).\r\n

Quando si parla di tartufo di Acqualagna ci si riferisce principalmente al “tartufo bianco pregiato”, anche se ad Acqualagna, unico territorio che possiede tartufo fresco tutto l’anno, si trovano quasi tutte le specie presenti in Italia:

TARTUFO BIANCO (Tuber Magnatum Pico dal 1 ottobre al 31 dicembre)

TARTUFO NERO PREGIATO (Tuber Melanosporum Vittad dal 1 dicembre al 15 marzo)

TARTUFO NERO ESTIVO o “scorzone” (Tuber Aestivum Vitt dal 1 maggio al 31dicembre)

TARTUFO BIANCHETTO o “marzuolo” (Tuber Borchii Vitt o Tuber Albidum Pico dal 15 gennaio al 30 aprile)

ALTRI PRODOTTI TIPICI PRESENTI

Prodotti tipici marchigiani

OLIO

FUNGHI

PASTA DI CAMPOFILONE

MIELE

CIOCCOLATO

CONFETTURE

FRUTTA SECCA

SPEZIE E TISANE

SPECIALITA” MARCHIGIANE

SPECIALITA” DI ALTRE REGIONI

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